The Last Shelter
- Ousmane Samassékou
La Casa dei Migranti di Gao, in Mali, è un rifugio al margine meridionale del deserto del Sahara. Accoglie chi è in transito verso nord, o sulla via del ritorno dopo un tentativo fallito di raggiungere l’Europa. Esther e Kady, due adolescenti arrivate del Burkina Faso, stringono amicizia con Natacha, una donna che ha perso la memoria, insieme alla speranza di ritrovare la via di casa. Il trio condivide momenti di gioia, speranza e tenerezza, ma le ragazze non riescono a scrollarsi di dosso il desiderio di un futuro lontano, anche quando questo si scontra con la realtà di chi è tornato, traumatizzato dal fallimento. La casa difficilmente può proteggere dal richiamo del deserto, dal suo mormorio lontano che sussurra storie di sogni e incubi.
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Laureato in economia aziendale, Ousmane Zoromé Samassékou ha proseguito i suoi studi al Conservatorio di arti e mestieri multimediali di Bamako. Ha poi ottenuto un master in produzione e creazione di documentari all'Università Gaston Berger di Saint Louis, in Senegal. Ousmane è partner di DS Production a Bamako, dove è produttore, regista, operatore e montatore. Nel 2015 ha completato il suo primo lungometraggio documentario sui problemi dell'istruzione in Mali, Les héritiers de la colline, che ha vinto il Grand Prix du Jury al Festival di Agadir e la menzione speciale della giuria agli AMAA Awards . Il progetto del suo ultimo documentario lungometraggio The Last Shelter è stato presentato per la prima volta all'IDFA Forum nel 2019. Come co-produttore di Zinder di Aïcha Macky ha partecipato ai workshop Atlas nel 2020, Fabrique des Cinémas du Monde al festival di Cannes, Ouaga Film Lab e Produire au Sud del 3 Continents Film Festival di Nantes.