Bellingcat – Truth in a Post-Truth World
- 2018
- 89'
Lingua: Inglese, olandese e tedesco
- Sottotitoli: Italiani
SINOSSI
Il collettivo Bellingcat, all’avanguardia del giornalismo contemporaneo, è un gruppo di ricercatori online impegnato a svelare la verità dietro notizie e vicende da tutto il mondo, dal disastro del volo MH17, alla guerra in Siria, al misterioso avvelenamento di una spia russa nel Regno Unito. Il fondatore Eliot e la sua squadra verificano le versioni di giornali, reti e governi, utilizzando tecniche digitali e crowdsourcing per un approccio innovativo rispetto al giornalismo investigativo tradizionale. Ma nell’epoca delle fake news e dei “fatti alternativi”, con governi sempre meno affidabili e giornali tradizionali in declino, cosa rappresenta il loro successo di fronte al cambiamento delle nostre società e alle trasformazioni di politica, tecnologia e social media?
Le proiezioni di Bellingcat – Truth in a Post-Truth World sono sospese, ma puoi vederlo online dal sito di Internazionale
Festival:
- IDFA
- SXSW
- CPH:DOX
- One World
- Docs Against Gravity
- DOK.fest Munich
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BIOGRAFIA
Hans Pool è un pluripremiato regista e direttore della fotografia olandese, che combina un approccio giornalistico con l'analisi intellettuale. Affronta magistralmente temi ostici con un linguaggio cinematografico comprensibile a tutti. Tra i suoi film precedenti Putin's Olympic Dream (2012) e Looking for an Icon (2005).
DICHIARAZIONE
Tutto è iniziato quando ho letto un articolo sulle indagini di Daniel Romein, membro olandese di Bellingcat. Mi chiedevo come fosse possibile che un normale cittadino avesse fatto tutto questo da solo, e iniziai a pensare a un film sull’argomento. All'inizio credevo che il tema sarebbe stata la ricerca sul caso del volo MH17, ma dopo aver parlato con i membri di Bellingcat mi sono reso conto che stavano facendo indagini su molto altro: dai crimini di guerra in Siria all'avvelenamento di Sergei e Yulia Skripal. Di questi tempi, con governi sempre meno affidabili, la verità sembra sempre più nascosta, ma loro non si fermano fin quando non la scoprono e sono in grado di dimostrarla. L’altro aspetto che mi interessava riguarda lo sviluppo del ruolo di Internet nella nostra società: oggi non è necessario essere un giornalista per fare le proprie ricerche, bastano un computer e una connessione. La tecnologia dà potere alle persone e assicura l’evoluzione del giornalismo. Non è certo un fenomeno recente, tutti ormai hanno con sé un telefono e la possibilità di scattare una foto decisiva, questo però ha portato a un maggior numero di fotografi disoccupati. Nel giornalismo investigativo assistiamo a un’evoluzione simile, ed è sempre più difficile finanziare lunghe ricerche e indagini. Non credo tuttavia che il giornalismo tradizionale sarà sostituito dal
citizen journalism, e nel film vediamo già una tendenza piuttosto a convivere e collaborare: Christiaan Triebert, uno dei protagonisti, ora lavora per il New York Times.
Hans Pool
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