Democracy Noir
- Connie Field
Nella audace ascesa globale di un nuovo autoritarismo, pochi politici si sono dimostrati tanto abili e determinati nel minare le basi della democrazia quanto il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Eroe per la popolazione cristiano-conservatrice del suo Paese e modello per le destre europee e per Donald Trump e i repubblicani americani, Orbán smantella metodicamente le istituzioni democratiche del Paese, mantenendo il gradimento della maggioranza dei cittadini. Democracy Noir segue tre coraggiose donne – la politica d’opposizione Timea, la giornalista Babett e l’infermiera Nikoletta – in lotta per denunciare le bugie e la corruzione del governo, sfidando il partito ultra-conservatore Fidesz. A ogni passo che Orbán compie verso l’autocrazia, queste donne si organizzano e sperimentano strategie innovative per contrastare uno dei demagoghi più potenti e apparentemente inarrestabili dell’Occidente. Ma di fronte a questa nuova e oscura forma di autoritarismo c’è ancora una resistenza vitale: le testimonianze e le scelte di Timea, Babett e Niko dimostrano la necessità di difendere la democrazia e la libertà.
Connie Field è una regista e produttrice già candidata all'Oscar, che ha realizzato numerosi documentari di alto profilo proiettati in tutto il mondo. Prima di dedicarsi al cinema, ha lavorato in diverse organizzazioni sociali e per i diritti umani. Molti dei suoi film si concentrano su storie mai raccontate prima, per farle diventare parte della nostra memoria collettiva. Tra i suoi lavori si ricordano Freedom on My Mind, una storia del movimento per i diritti civili nel Mississippi, il classico femminista The Life and Times of Rosie the Riveter e ¡Salud!, sul ruolo di Cuba nella lotta per l'equità sanitaria globale. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui nomination agli Oscar, il Grand Jury Prize al Sundance e un Emmy Award. I suoi lavori sono stati trasmessi in oltre 30 Paesi, ha ricevuto il premio John Grierson come miglior documentarista sociale e una borsa di studio John Simon Guggenheim, ed è membro dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
Mio marito è ungherese e mio padre è originario della regione, condividiamo quindi un patrimonio culturale comune. Visitiamo l'Ungheria ogni anno dal 1990, quando abbiamo assistito all'euforia per la fine del comunismo e la nascita della democrazia, e i nostri numerosi viaggi ci hanno portato in tanti luoghi oltre a Budapest. Ho conosciuto quindi da vicino il paese, grazie alla storia di mio marito e ai continui contatti con parenti e amici, e più recentemente attraverso questa comunità abbiamo seguito l'ascesa di Orbán e i suoi effetti sulla società ungherese. Per tutta la mia carriera di documentarista mi sono occupata di tematiche sociali. Ho girato diversi film su persone che cercano di cambiare il mondo in cui vivono, e sono profondamente interessata a questa vicenda per quel che rappresenta rispetto a molte questioni globali che affrontiamo attualmente. Democracy Noir vuole anche essere una lezione molto attuale su come l'ascesa di politici autocratici in tutto il mondo, e una politica di estrema destra sempre più forte, abbiano conseguenze terribili per tutti noi. Ma raccontando la storia di tre donne ungheresi che non rinunciano a lottare per una società libera e veramente democratica, volevo celebrare la loro resilienza come un faro di speranza in un mondo assediato dall'autoritarismo di destra. Connie Field