• Spagna
  • Germania
- 2022 - 79'
Lingua: Catalano - Sottotitoli: Italiani
Anteprima: Italiana

SINOSSI

L’incredibile storia di Enric Duran, attivista catalano, passato per il G8 di Genova, che ha contratto prestiti per mezzo milione di euro, senza intenzione di restituirli. Con il denaro ha finanziato progetti sociali, per denunciare il sistema bancario. Rischiando il carcere, Duran è fuggito nel 2013, ma resta attivo nei movimenti clandestini di disobbedienza economica. Le sue azioni hanno destato scalpore e lo hanno trasformato in un eroe anti-globalizzazione. Tra le persone che ha ispirato c’è Anna Giralt Gris, che decide di cercarlo per raccontare la sua storia. Ma quando la regista lo rintraccia e scopre cosa è successo davvero, emerge una realtà più profonda e complessa. Può una sola persona davvero salvare il mondo?

Festival:
  • IDFA
  • CPH:DOX
  • Thessaloniki
  • DocsBarcelona
  • Málaga

NOTE

La regista sarà presente alla proiezione a Internazionale a Ferrara di domenica 2 ottobre.


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BIOGRAFIA

Anna Giralt Gris è regista, autrice di nuovi media e ricercatrice. Si è laureata in Comunicazione audiovisiva e attualmente sta svolgendo un Master in Ricerca in comunicazione sociale presso l'UPF. Nel 2018 è stata selezionata per l'IDFA DocLab Academy e nel 2019 per il Berlinale Talent Campus. Il suo primo documentario, Robin Bank, è uscito nel 2022. Il suo precedente cortometraggio, 44 messages from Catalonia, è stato prodotto da Field of Vision e pubblicato su The Intercept. Ha diretto e prodotto diversi cortometraggi documentari in paesi come Afghanistan, Iran e Iraq, che hanno ottenuto riconoscimenti in festival internazionali. Lavora come consulente per i nuovi media e ha insegnato narrazione digitale all'Università di Barcellona, all'Università Ramon Llull e all'Università Pompeu Fabra. Attualmente fa parte del collettivo Artificio, insieme a Jorge Caballero, e sviluppa progetti e ricerche sull'uso dell'intelligenza artificiale negli ambienti creativi.


DICHIARAZIONE

Enric mi ha contattato quattro anni fa per propormi di documentare un progetto a cui stava lavorando. Anche se non ho accettato l'incarico, ho sentito che non potevo perdere l'opportunità di raccontare la sua storia, perché mi ricollegava a qualcosa che temevo di aver perso: la fiducia nelle nostre azioni e la convinzione di poter promuovere il cambiamento. Quando ero giovane, sentivo che i miei documentari avrebbero potuto cambiare il mondo; inevitabilmente, dopo un po', mi sono resa conto che non sarebbe mai successo, e gradualmente ho perso un po' dell'ingenuità iniziale che mi spingeva a fare le cose. Questo film mi aiuta a ricollegarmi a questo sentimento e mi fa riflettere sul mio ruolo nella società: cosa sto facendo per migliorarla? Come posso contribuire? Viviamo in un periodo storico incerto e instabile, per questo penso che abbiamo bisogno di storie che ci aiutino a credere che un altro mondo sia possibile. Anna Giralt Gris

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