- 2015
- 86'
Lingua: Mandarino
- Sottotitoli: Italiani
SINOSSI
Un tempo florida capitale della Cina imperiale, la città di Datong è oggi quasi in rovina, inquinata e paralizzata da infrastrutture decrepite e incerte prospettive. Il sindaco Geng Yanbo è convinto di poter invertire la rotta e ha piani ambiziosi per restituire a Datong la gloria passata, a un prezzo davvero caro: abbattere migliaia di case e trasferire mezzo milione di persone (il 30% dei residenti in città). Le possibilità di successo dipendono dalla sua abilità di tenere a bada cittadini inferociti e una élite di partito infastidita dalla sua ambizione. Il ritratto di un politico visionario e inclassificabile diventa quello di un paese, colto nel balzo febbrile verso un futuro sempre più incerto.
Festival:
- Sundance
- True/False
- Sydney
- AFI
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DICHIARAZIONE
«Il modello di sviluppo cinese mi ha sempre incuriosito, in particolare il rapporto tra governo e cittadini. Tre anni fa, quando Geng Yanbo, il sindaco di Datong, accettò di farmi seguire la sua vita e il suo lavoro, ho capito che era l'occasione che aspettavo. Quel che ha fatto per la città è tuttora discutibile, ma non voglio per questo etichettare ne Geng ne il governo cinese. Spero invece che il film dia al pubblico la possibilità di pensare cosa significa governare, e quale sia il giusto bilanciamento tra sviluppo e conservazione: è giusto, come vediamo nel film, che un modello di crescita sacrifichi il presente e le esigenze dei singoli individui, a vantaggio del futuro e della collettività? A Datong, quando ho visto il suo impegno nella difesa degli edifici storici, ho ammirato Geng Yanbo, un funzionario comunista con una visione di lunga durata. Allo stesso tempo non potevo evitare di chiedermi, assistendo alla demolizione delle abitazioni private, se il prezzo non fosse troppo altro, e il compito dello stato non fosse invece quello di proteggere i cittadini. Non ci sono dubbi che questo gigantesco paese diventerà presto la prima economia del pianeta, potrà non piacere com'è governato, ma è inutile negare il suo diritto ad esistere. Il titolo originale del film è semplicemente “Datong”: vuole evocare il mondo armonioso immaginato dai filosofi cinesi oltre 2000 anni fa, quando la città amministrata da Geng era la florida capitale di importanti dinastie. Esisterà mai quel paese? O resterà un sogno della civiltà orientale?»
Zhou Hao
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