• Stati Uniti
- 2024 - 104'
Lingua: Inglese - Sottotitoli: Italiani
Anteprima: Italiana

SINOSSI

Il 1° aprile 2022 un gruppo di lavoratori è entrato nella storia riuscendo in ciò che tutti ritenevano impossibile: vincere una elezione interna per diventare la prima sede sindacalizzata di Amazon in America. L’impresa sarebbe straordinaria per qualsiasi sindacato, ma l’Amazon Labor Union l’ha compiuta addirittura senza alcuna esperienza precedente di organizzazione, senza alcun sostegno istituzionale e con un budget totale di solo 120.000 dollari raccolti online. Lo stile e le strategie del gruppo sono totalmente anticonvenzionali: dall’indossare costumi alle conferenze stampa alla distribuzione gratuita di marijuana ai lavoratori. Malgrado avesse contro una superpotenza aziendale, con minime tutele legali e pochissime probabilità di successo, l’ALU non si è arreso, tenendo fede alle proprie convinzioni sull’azione collettiva e sulla dignità e il potere della classe operaia, e ottenendo quella che è stata considerata la vittoria più significativa per i lavoratori americani dagli anni ’30.

Festival:
  • Sundance
  • True/False
  • CPH:DOX
  • Visions du Réel
  • HotDocs
  • Full Frame
  • Sheffield Doc/Fest
  • DokuFest Kosovo

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Sito ufficiale


BIOGRAFIA

Brett Story è una regista e autrice pluripremiata che vive a Toronto. I suoi film sono stati proiettati al cinema e in numerosi festival, tra cui CPH:DOX, SXSW, True/False e Sheffield Doc/Fest. Ha diretto i premiati film The Prison in Twelve Landscapes (2016) e The Hottest August (2019) ed è autrice del libro Prison Land: Mapping Carceral Power Across Neoliberal America. The Hottest August è stato raccomandato dal New York Times ed è stato definito uno dei dieci migliori film documentari del 2019 da oltre una dozzina di pubblicazioni, tra cui Variety, Rolling Stone e Vanity Fair. Brett ha ottenuto borse di studio dalla Fondazione Guggenheim e dal Sundance Institute ed è stata nominata da Variety tra i 10 documentaristi da tenere d'occhio. Nel 2020 è stata nominata per il Cinema Eye Award come miglior regista. Ha conseguito un dottorato di ricerca in geografia e attualmente insegna Media Praxis all'Università di Toronto.

Stephen Maing è un regista vincitore di un Emmy Award, basato a New York. Il suo documentario Crime + Punishment, che ha diretto, filmato e montato, ha vinto un Premio speciale della giuria al Sundance Film Festival 2018, un Emmy Award per Outstanding Social Issue Documentary ed è stato candidato all'Oscar per il miglior documentario. I suoi film precedenti, High Tech, Low Life, che ha diretto, filmato e montato nell'arco di cinque anni, e The Surrender, sono stati proiettati a livello internazionale e distribuiti rispettivamente da P.O.V. e Field of Vision. Maing è un 2021 United States Artists Fellow, Sundance Institute Fellow, NBC Original Voices Fellow, John Jay/Harry Frank Guggenheim Reporting Fellow e ha ricevuto il prestigioso Courage Under Fire Award dell'IDA.


DICHIARAZIONE

Union segue la straordinaria traiettoria organizzativa di una lotta dal basso contro Amazon, a Staten Island, New York. Affrontando l'azienda più potente del mondo, questo piccolo gruppo di lavoratori diventa emblematico di un'economia del XXI secolo in cui la mano d’opera sottopagata, fondamentale per la catena di approvvigionamento globale, è sempre più discriminata e meno sindacalizzata. L'economia ha subito un'enorme trasformazione dall'apice dell'adesione ai sindacati negli anni Cinquanta e Sessanta. Molti dei giovani lavoratori di oggi non ricordano nemmeno l'epoca in cui i sindacati offrivano un percorso significativo verso il potere collettivo. La globalizzazione, la deindustrializzazione e l'ascesa del commercio globale hanno fatto sì che le tradizionali roccaforti sindacali, come i bacini carboniferi e gli stabilimenti manifatturieri, siano state decentralizzate a favore dei porti e dei magazzini della logistica, e nessuna azienda meglio di Amazon esemplifica questa duplice tendenza alla distruzione dei sindacati e alla globalizzazione della catena delle forniture. In questo scenario, è particolarmente significativo che oggi le battaglie sindacali negli Stati Uniti siano condotte principalmente da persone di colore, con le donne nere in particolare in prima linea nelle lotte multirazziali per ottenere salari migliori e condizioni di lavoro dignitose. Alcune di queste lotte assumono la forma di campagne sindacali tradizionali, ma molte no, e piuttosto che guardare alla storia dell'organizzazione sindacale in America, gli organizzatori attualmente più attivi nei luoghi di lavoro traggono ispirazione e sostegno dai movimenti contemporanei per i diritti dei neri, la giustizia climatica e l'abolizione della polizia. Brett Story


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