We Hold The Line
- Marc Wiese
In molti paesi i sistemi democratici si stanno consumando dall’interno. In altri, come le Filippine, stanno morendo, uccisi in modo silenzioso e inesorabile. La giornalista Maria Ressa e la redazione del sito di notizie Rappler si battono contro il presidente Rodrigo Duterte: lo accusano di aver lasciato campo libero agli squadroni della morte che in quattro anni hanno giustiziato decine di migliaia di persone, trasformando di fatto il paese in una dittatura. Scelta dalla rivista Time come persona dell’anno 2018, Ressa è l’ultima sopravvissuta in una guerra ingiusta: fatti, giornalismo di qualità e gentilezza sono le sue difese. Ma Duterte si serve dei social media per controllare il paese, scatenando contro di lei i troll di Facebook, che le danno la caccia online e nella vita reale per metterla a tacere. We Hold The Line segue il lavoro di Ressa e del suo staff accompagnandoli per più di un anno tra le minacce alla loro professione e alla loro incolumità personale. Attraverso le voci di vittime, oppositori ed esponenti delle milizie filogovernative il film mostra il vero volto della guerra alla droga del presidente Duterte.
Marc Wiese, nato nel 1966, ha studiato giornalismo all'Università di Dortmund. Da oltre 20 anni realizza documentari per il cinema e la televisione, spesso in zone di conflitto e in circostanze difficili e pericolose. La sua filmografia include How to Make a Revolution (2018, sugli studenti attivisti perseguitati in Venezuela), Slaves (2017, sull'attuale commercio globale di schiavi), War Diary (2017, su un fotografo di guerra in Siria), When Under Fire - Shoot Back (2014, sul suicidio del fotografo vincitore del Pulitzer Kevin Carter) e Kanun - The Law of Honour (2009, sui cosiddetti "delitti d'onore" in Albania).